Pinociampolillo's Blog

Just another WordPress.com weblog

Archivio per il tag “Capaci”

Caro “Sindaco” Prof Gaspare Portobello Mafia o Antimafia?

*Caro “Sindaco” Prof Gaspare Portobello Mafia o Antimafia?
*Non chiamiamoli più rifiuti!
*Lavoro, protesta dei precari degli enti locali
*La manovra finanziaria ” Lacrime e sangue”
*La Sicilia Le maggioranze Trasversali sul Servizio Idrico ARIA FRITTA
*Isola delle Femmine Distributore di benzina al Porto Pescatori o Diportisti?
*Italcementi, non condanniamo la torre alta 120 metri
*I Beni Comuni nello spezzatino del Federalismo
*Donatella Costa Lettera al Presidente regione Sicilia Raffaele Lombardo
*Libertà di Stampa e Regime
*SiciliaMafiopoli: IL CASO GENCHI PELLERITO termovalorizzatori e……..
*TRASFERIMENTO DEFINITIVO ALL’ATO PA1 DI ALCUNI DIPENDENTI Delibera impegno riassunnzione da parte dei Comuni
*Mi Illumino di Incenso
*SINDACO: Punito perchè virtuoso
*Lombardo: “Ecco i nemici del cambiamento”
*Corte dei Conti INDAGINE funzionamento ATO PA 1

Caro “Sindaco” Prof Gaspare Portobello Mafia o Antimafia?

Fuori i Voti dello ZIO !
Caricato da isolapulita. – Guarda gli ultimi video.

Caro Signor “Sindaco” Professore Gaspare Portobello, tra qualche ora saranno le 17 e cinquaottominuti, e come sempre mi succede, penso a quale potrebbe essere il mio piccolo contributo per onorare la memoria dell’UOMO Giovanni Falcone, un contributo atto a denunciare i tanti assassinii e le tante ingiustizie che vengono perpetrate contro la parte più debole della Società, un contributo che denunci i tanti diritti negati.

Un contributo capace di trasformarsi in un unico e grande urlo contro chi “avvelena” nella mente nel fisico e nello spirito un’intera comunità al solo scopo di perseguire il proprio interesse personale fatto di soldi e di potere.

Il problema è, caro Signor “Sindaco” Professore Gaspare Portobello, da dove partire?

Ma soprattutto con Chi?

Con chi, nella sua funzione di “Sindaco” nel seno di un consenso di un Consiglio Comunale dichiara apertamente:

“Giova ricordare peraltro che il personaggio proprietario del bene confiscato, in occasione delle scorse elezioni amministrative, sosteneva il candidato della lista Rinascita Isolana, Rosario Rappa”…

Come dire il Consiglio Comunale è stato eletto anche grazie ai voti dei mafiosi?

Con chi, come LEI Signor “Sindaco” Professore Gaspare Portobello, QUERELA i Cittadini che con spirito di sacrificio con abnegazione con tantissimo senso civico si sforzano di informare, raccontare i fatti, collegare i fatti tra loro e dare loro una sequenzialità nel loro accadimento?

Caro Signor “Sindaco” Professore Gaspare Portobello, riportare atti, riportare deliberazioni, riportare dichiarazioni, ricordare gli impegni presi in campagna elettorale che non siete stati capaci di mantenere, informare i Cittadini di Isola delle Femmine dell’enorme spreco di risorse economiche del comune, informare delle assidue e persistenti presenze nella Casa Comunale di personaggi su cui l’amministrazione della giustizia ha sentenziato, informare i Cittadini di Isola delle Femmine dei legami di parentela che legano personaggi della Pubblica Amministrazione con il mondo degli affari della speculazione della mafia…

Questo, Signor “Sindaco” Professore Gaspare Portobello è il mio piccolo contributo alla memoria dell’UOMO Giovanni Falcone ed ai tanti UOMINI senza ZII, non conosciuti, che quotidianamente si battono contro l’ingiustizia la sopraffazione e il RISPETTO DELLA DIGNITA’ UMANA.

Caro Signor “Sindaco” Professore Gaspare Portobello il mio impegno, in questo momento, è rivolto inoltre ad impedire che la Sua QUERELA nei miei confronti non DIVENTI un fatto personale tra me e la Sua persona (su cui, per educazione ricevuta, nutro sempre RISPETTO), ma venga riportata nel suo giusto alveo di una QUERELA tutta politica. Perché i fatti denunciati nell’articolo “La Kupola della politica a Isola delle Femmine ” è una DENUNCIA POLITICA, sono FATTI che mettono in discussione VALORI che non sono certamente appannaggio del solo Cittadino Ciampolillo, bensì sono VALORI che appartengono anzi devono appartenere a tutta una Comunità. Pensa veramente Lei Signor “Sindaco” che il VALORE “libertà di espressione” possa appartenere solo al sottoscritto Pino Ciampolillo?

NO! Signor “Sindaco” Professore Gaspare Portobello il VALORE “libertà” appartiene oltre che al sottoscritto, all’amico Rubino, agli amici de il Notiziario, agli amici del Vespro, appartiene al compagno Ambrogio Conigliaro, all’amico Stefano Bologna come a Caltanisetta ed al gruppo di Rinascita Isolana, il VALORE LIBERTA’ appartiene a tutti quei Cittadini di Isola delle Femmine che liberamente non l’hanno votato, ma comunque si aspettavano da Lei risposte concrete ai tanti problemi che attanagliano Isola delle Femmine.

No! Signor “Sindaco” Professore Gaspare Portobello non è stata una dimenticanza non aver citato Lei e tantomeno il Suo GRUPPO, per un semplice motivo: Lei nel QUERELARMI ha di fatto dichiarato che il VALORE “libertà di espressione” non fa parte della Sua Personalità come non fa parte della personalità dei membri del Suo Gruppo che non hanno espresso la loro contrarietà alla sua decisione di QUERELARMI. Insomma non fa parte del vostro bagaglio Culturale.

Caro Signor “Sindaco” Professore Gaspare Portobello, mi chiedevo se la Sua coscienza, ha avuto qualche dubbio, oppure un rimorso, quantomeno un piccolissimo ripensamento nel momento in cui si faceva stilare la QUERELA , contro la mia persona e della redazione de il “Vespro”.

Caro Signor “Sindaco” sa perfettamente che ex amministratori di Isola delle Femmine con i Cittadini onesti di Isola delle Femmine sono ancora oggi in attesa di un Suo atto, di una Sua dichiarazione, di una Sua difesa e/o smentita alle accuse riportate da Stampa e televisione, accuse riprese e ripetute nei comizi elettorali delle amministrative scorse, circa le supposte destinazioni di alcuni appartamenti della Calliope in cambio di facilitazioni e “snellimento” delle pratiche edilizie?

Non si è fermato neppure un attimo a pensare ciò? male…male..male..male

Caro Signor, “Sindaco” Professore Gaspare Portobello, a questo punto, la devo lasciare, per ritrovarmi fra qualche minuto sotto l’albero di Falcone in Via Notarbartolo, con i Cittadini onesti e amanti della LIBERTA’ se Lei riesce a liberarsi da lacci e lacciuoli dello ZIO di turno, l’appuntamento è sotto l’albero di Falcone.

Pino Ciampolillo

“Possiamo sempre fare qualcosa”. per Giovanni Falcone?
Caricato da isolapulita. – I nuovi video di oggi.

A Isola delle Femmine il fenomeno mafioso?
Caricato da isolapulita. – Guarda gli ultimi video.

“Possiamo sempre fare qualcosa”. In memoria di Giovanni Falcone

“Possiamo sempre fare qualcosa”. In memoria di Giovanni Falcone

.

Sono trascorsi diciotto anni dalla strage che il 23 maggio 1992 uccise, insieme alla moglie e alla scorta, Giovanni Falcone. Voglio ricordarlo con le parole che Marcelle Padovani dedica al magistrato come nota introduttiva all’edizione del 1995 di Cose di Cosa Nostra:

“Non avrebbe voluto diventare un eroe, Giovanni Falcone. Perché era convinto che uno Stato tecnicamente attrezzato e politicamente impegnato potesse sconfiggere il crimine organizzato facendo a meno di tanti sacrifici individuali.

Per Falcone, la responsabilità collettiva di un ufficio specializzato, di un’istituzione locale, di una Procura nazionale, avrebbe dovuto cancellare le singole personalità, le singole reponsabilità e dunque la vulnerabilità dei singoli operatori dell’Antimafia: “Quando esistono gli organismi collettivi,” diceva “quando la lotta non è concentrata o simboleggiata da una sola persona, allora la mafia pensa due volte prima di uccidere.” Non avrebbe dunque, Falcone, voluto diventare un eroe. “Vale la pena”, gli avevo chiesto durante un’intervista televisiva del gennaio 1988, “vale la pena rischiare la propria vita per questo Stato?” E lui rispose, un po’ sconcertato: “Che io sappia, c’è soltanto questo Stato, o più precisamente questa società di cui lo Stato è espressione”. Non eroe per vocazione, ma servitore dello Stato: questo era il giudice Falcone.

Era anche – per essere esatti: per questo motivo era – un uomo appassionato di conoscenza, curioso, preciso, pignolo, pragmatico, ossessivamente rigoroso nel rispetto delle forme, sempre alla ricerca di un indizio, di un’informazione, di una verifica, di una prova. Quando interrogava un mafioso, ciò avveniva soltanto dopo aver sgomberato la mente da ogni pregiudizio, da ogni preconcetto, da ogni giudizio ideologico. Mandò un ufficiale della Guardia di Finanza per verificare se nella tale piazzetta a San Paolo in Brasile ci fosse, all’inizio degli anni Ottanta, quel banco di ferro dinanzi a quella falegnameria di cui Tommaso Buscetta aveva parlato nelle sue confessioni. Non per amore del dettaglio accessorio, ma per accertare l’attendibilità dell’insieme della testimonianza dell’ormai celebre “pentito”. In un paese dove troppo spesso ci si accontenta di approssimazioni, di valutazioni, di finti sondaggi, di cifre non verificate, lui si distingueva – e si distingue ancora – per un rigore quasi matematico nella ricerca della verità. Anche per questo, dunque, Falcone fu un grande servitore dello Stato. Un servitore dello Stato che metteva lucidamente in conto anche il sacrifico della propria vita.”

Un sacrificio che c’è stato, e che tuttavia non ci priva della speranza che la sua battaglia possa un giorno essere vinta. Per questo alla memoria della figura umana e professionale di Giovanni Falcone non può che unirsi una massima che, secondo il giudice, “andrebbe scolpita sullo scranno di ogni magistrato e di ogni poliziotto” (p. 153): possiamo fare sempre qualcosa.

Parole che, se davvero abbiamo a cuore il lavoro di Falcone e di quanti hanno sacrificato la propria vita per sconfiggere la mafia, dovremmo fare nostre anche da semplici cittadini – non solo in occasione delle ricorrenze, ma ogni giorno.

.

22 maggio 2010

fonte: http://ilnichilista.wordpress.com/2010/05/22/possiamo-sempre-fare-qualcosa-in-memoria-di-giovanni-falcone/

Giovanni Falcone e la paura

 

Giovanni Falcone e il coraggio

 

Giovanni Falcone: “La mafia avrà una fine”

 

.

“Si muore quando si viene lasciati soli”

Giovanni Falcone

http://solleviamoci.wordpress.com/2010/05/23/%e2%80%9cpossiamo-sempre-fare-qualcosa%e2%80%9d-in-memoria-di-giovanni-falcone/


*Caro “Sindaco” Prof Gaspare Portobello Mafia o Antimafia?
*“Possiamo sempre fare qualcosa”. In memoria di Giovanni Falcone?
*DISTRIBUTORE BENZINA AL PORTO DI ISOLA?

*I TURISTI SCAPPANO DA ISOLA DELLE FEMMINE
SICILIA RIFIUTI: ** Rifiuti in Sicilia, un dossier anonimo
*Candidato alle elezioni amministrative anche un nipote del boss

*Isola Pulita
*
Isola delle Femmine Consiglio Comunale Bilancio Previsione 2010 6 maggio 2010
*“Sono disposta a vendere una delle mie ville per disporre dei fondi necessari a impedire il successo delle liste avversarie da quella di Portobello

Isola delle Femmine: **Isola delle Femmine Consiglio Comunale Bilancio Previsione 2010 6 maggio 2010

Sicilia Mafiopoli: ** IL CASO GENCHI PELLERITO termovalorizzatori e……..
*Consiglio Comunale Isola delle Femmine “infiltrazioni mafiose nella Pubblica Amministrazione”

 

*

Isola delle Femmine Consiglio Comunale Bilancio Previsione 2010 6 maggio 2010
*Arrestato Il Sindaco è accusato di peculato, falso, abuso d’ufficio, truffa aggravata e violazioni al Testo unico in materia edilizia

*Consiglio Comunale Isola delle Femmine 1 febbraio 2010 Rinascita Isolana: Le Vostre collusioni con i POTERI FORTI
*Isola delle Femmine 16 Gennaio 2010 Rinascita isolana Denuncia il Segretario dr. Scafidi
*Consiglio Comunale 18/9/09 Interrogazioni. Croce Antonio Ato Idrico Associazione Protezione Civile Maggioli
*Consiglio Comunale Isola delle Femmine 6 Agosto 2009 Rinascita Isolana: “Assessore” CUTINO dimettiti Revocate l’incarico al geom Impastato
*Bilancio di previsione 2010 proroga al 30 giugno
*La solidarietà dalle Valle dei Templi

*Morte di un Siciliano
*Isola Ecologica di Isola finanziata dalla C.E., Ditta Zuccarello, AL.TA. Borgetto, ATO/PA1? Dr. Croce, Bruno, geologo Cutino,Puglisi, Ing. Francavilla Arch Licata, M.A.M. s.n.c., geom Dionisi………
*SEQUESTRATE LE SCHEDE ELETTORALI
*
CONSULENZE e…………..
*I PACCHI DELL’AMBIENTALISTA rosso-verde-arancione
*M.A.M. s.n.c. PALazzotto Pizzerie verde e Isola ecologiche
*M.A.M. s.n.c. Progetto di Variante ed Elezioni Amministrative

*Consiglio Comunale Su ATO rifiuti e Ripubblicizzazione Acqua Bene Comune
*Angela Corica
*LA CRICCA DEGLI APPALTI
*La munnezza di Isola delle Femmine vale tanto oro quanto pesa
*DELIBERE DELLA GIUNTA PORTOBELLO 2010
*DELIBERE CONSIGLIO COMUNALE
*Rapporto ecomafia 2008 – Sicilia, ciclo dei rifiuti, la monnezza è “Cosa Nostra”
*
Controllo su atti Enti Locali Circolari e Legge Regionale 44/1991
*
U.R.P. Isola delle Femmine inadempiente pag 7
*
Ingegnere Francavilla Stefano
*
APPROVATI CANTIERI DI LAVORO
*
Ingegnere Lascari Gioacchino
*
Ingegnere Lascari Gioacchino Scalici
*C.E n.03-2010 – Enea Orazio Ing Lascari
*C
onsulenti Geologi Eletti
*
Dr. Marcello Cutino geologo
*
Cutino dr. Marcello Pet-coke Portobello DIMISSIONI
*Consiglio Comunale Isola delle Femmine 6 Agosto 2009 Rinascita Isolana: “Assessore” CUTINO dimettiti Revocate l’incarico al geom Impastato
*
Minagra dr. Vincenzo Biologo
*Minagra dr. Vincenzo Consulente ambientale del Sindaco Portobello
*
Le acque d’oro di Ambiente e Sicurezza Dr. Minagra
*Vincenzo dr. Minagra Pet-coke Cutino Portobello
*
I COSTI DELLA POLITICA INCARICHI DIRIGENZIALI A LAVORATORI PRECARI
*
Vigilanza e controllo degli enti locali – Ufficio ispettivo
*ISOLA ecologica PIANO Levante CANTIERI lavoro M.A.M. Pizzerie e……..
*
APPROVATI CANTIERI DI LAVORO
*
Cantiere Lavoro all’isola ecologica
*Isola ecologica
*
Architetto Licata Geologo Cutino Incaricati di……
*
Architetto Licata
*Restauro Torre
*
Consiglio Comunale 25 giugno 2009 Insediamento “Sindaco” a Isola delle FemmineDichiarazione Rinascita Isolana
*Accesso agli Atti Dichiarazione Redditi Amministratori
*Isola delle Femmine CARTA DEI VALORI “Servire il Paese”
*Interrogazione Parlamentare su infiltrazione mafiosa a Isola delle Femmine

*Esposto Denuncia Corte dei Conti e Assessorato per danni ERARIALI
*Mi si è ristretto il pene! Colpa dell’inquinamento

*Raccolte 350 firme dei pescatori contro l’installazione del distributore al porto
*Distributore di benzina al porto. Pescatori o diportisti?
*Gestione Porto Ordinanza Capitaneria 20/08
*LA PESCA IL PORTO A ISOLA DELLE FEMMINE
*Impastato Giovanni Assessore LLPP inaugura il porto di Isola
*Geometra Impastato Giovanni da Assessore LLPP a Consulente del Sindaco
*ISOLA DELLE FEMMINE TRA STORIA E TRADIZIONE

» Posizione Economica Capi di Settore
Vai a → Retribuzione Direttore Generale – Anno 2008
Vai a → Retribuzione Segretario – Anno 2009

Vai a → Trattamento economico annuo lordo dei Titolari di posizione organizzativa
» Curricula Dirigenti e Capi di Settore
*C.V. Dott. Scafidi Manlio Segretario Generale.
*C.V. Sig.ra Pirrone Nunzia Responsabile Settore Amministrativo e del Settore Servizi Sociali.
*C.V. Rag. Fontanetta Biagio Responsabile Settore Economico-finanziario e del Settore Personale.
*C.V. Arch. D’Arpa Sandro Responsabile Settore Urbanistica e del Settore Lavori Pubblici.
*C.V. Dott. Croce Antonio Responsabile Settore Vigilanza (Polizia Municipale).
*C.V. Sig. Tricoli Antonino Responsabile Settore Attività Produttive, Tributi ed Acquedotto

4 commenti:

Questo scritto si commenta da solo ha detto…

CARI ISOLANI LEGGETE E CAPIRETE TENTE COSE…TRA MANGIAFUOCP E BURATTINI
Signor “Sindaco” Professore Gaspare Portobello il VALORE “libertà” appartiene oltre che al sottoscritto, all’amico Rubino, agli amici de il Notiziario, agli amici del Vespro, appartiene al compagno Ambrogio Conigliaro, all’amico Stefano Bologna come a Caltanisetta ed al gruppo di Rinascita Isolana, il VALORE LIBERTA’ appartiene a tutti quei Cittadini di Isola delle Femmine che liberamente non l’hanno votato, ma comunque si aspettavano da Lei risposte concrete ai tanti problemi che attanagliano Isola delle Femmine.

24 maggio 2010 11.49

Anonimo ha detto…

Cari amici di Isola, dobbiamo renderci conto che ognuno di noi è responsabile della rovina sociale del nostro paese. Basta che ognuno di noi si pone la domanda “ma chi me lo fa fare?” contribuiamo in prima persona a non mettere in risalto le problematiche che ci circondano. Ancora peggio sono coloro che pur sapendo che il vicino di casa commette infrazioni e abusi non solo non denuncia i fatti ma li commette lui stesso, “tanto chi vuoi chi parla, sono tutti contro legge, non gli conviene”. Ecco facendo così siamo anche in parte colpevoli della morte di Giovanni e Paolo. Invece vi invito a ragionare come loro, perchè si è civili quando si rispettano le leggi, è un deliquente invece chi per interessi personale non fa altro che calpestare le dignità di tutti gli altri. Quest’ultimi meritano di essere emarginati dalla società in cui viviamo. Sono proprio loro, che con la loro mentalità sono metaforicamente responsabili dell’uccisione di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino.
Fabio Solina

27 maggio 2010 02.34

Anonimo ha detto…

Il 23 maggio, giornata che abbiamo ricordato la scomparsa di Giovanni Falcone, è stata raccolta la innumerevole immondizia riversata nelle strade cittadine. Vorrei sapere gentilmente chi ha realizzato tale lavoro?, in quale luogo è stata scaricata l’immondizia? E’ stato raggiunto un accordo con ATO Palermo?
E se no come è stato possibile fare tutto ciò?
Grazie
Fabio Solina

29 maggio 2010 00.32

LARGA …. STRETTA… ha detto…

SOLINA IL GRANDE PENSATORE CHE ISOLA HA IN TUTTI I SENSI…..
SUBITO SINDACO PER ACCLAMAZIONE GRAZIE AI SOLDI DEL SUOCERO

SE SI SPORCA E COLPA DI PORTOBELLO SE SI PULISCEE SEMPRE COLPA DI PORTOBELLO COME UN MOTTO SICILIANO

LARGA UN CI TRASI E STRITTA UN CI VIENI

30 maggio 2010 00.12

Sono incazzato nero

 

Isola delle Femmine “Sono incazzato nero e tutto questo non lo accetterò più”

IL NOSTRO VAFFA-DAY

Ho ritrovato tra le mie carte questi pensieri scritti tanti e tanti anni fa, sono stato tentato di rivederli.

Ho fatto una riflessione: Non vi è alcun bisogno di cambiare lo scritto visto che i personaggi dei miei pensieri sono sempre i medesimi, se non loro direttamente i loro figli o nipoti.

I loro comportamenti non sono cambiati, continuano a non pianificare a non programmare a non prospettare a non rispettare la cosa pubblica a non interloquire con i cittadini.

Continuano invece ad aggredire il nostro territorio: A Isola delle Femmine non abbiamo più un fazzoletto di terra dove rinfrancarci dalle esalazioni della Italcementi oppure quietare le nostre orecchie dai continui rumori della Italcementi.
Non abbiamo più un fazzoletto di terra ad Isola delle Femmine, ove poter portare i nostri bambini a giocare e respirare aria pulita.

Non vi è alcun bisogno di cambiare lo scritto almeno sino a quando non riusciamo a prenderci i nostri spazi di libertà e ad urlargli tutti i nostri VAFFA.

Non vi è alcun bisogno di cambiare lo scritto almeno sino a quando non li avremo mandati tutti a casa e senza alcuna possibilità di replica.

Mandare a casa immediatamente tutti quei signori che hanno autorizzato dei programmi costruttivi a ridosso di aziende considerati per legge insalubri, mettendo così a repentaglio la salute dei CITTADINI.

Mandare a casa immediatamente tutti quei signori che hanno concesso alla Italcementi il permesso di costruire un deposito di “carbonile”. risultato poi essere un deposito di PET-COKE, così come documentato dai sopralluoghi dell’ARPA oltre che dai carabinieri e dalla magistratura, intervenute a salvaguardia della salute dei CITTADINI.

Mandare a casa immediatamente tutti quei signori che hanno concesso permessi costruttivi in aree a destinazione di pubblica utilità.Cosi come risulta dalle cartine del P.R.G.

Mandare a casa immediatamente tutti quei signori che omettendo la loro azione di controllo del territorio hanno di fatto permesso azioni di abusivismo edilizio. Come risulta dagli atti dell’Ufficio Tecnico Comunale.

Mandare a casa immediatamente tutti quei signori che continuano a dire “Io non c’ero e se c’ero dormivo” “Io non lo conosco” “Io sono nuovo” “Non è mia la responsabilità ma del tecnico, IO sono il politico e non posso intervenire sul tecnico” e via dicendo…………

Mandare a casa immediatamente tutti quei signori che continuano ad ignorare: ” le amministrazioni rendono noti,mediante inserimento nelle proprie banche dati accessibili al pubblico per via telematica, gli elenchi dei propri consulenti indicando l’oggetto, la durata ed il compenso dell’incaricato”
Tutto ciò in attuazione del principio di trasparenza, l’art.53, comma 14, del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, così come integrato dal decreto legge 4 luglio 2006,n. 223,convertito in legge 4 agosto 2066 n. 248.
Ha ancora senso che Voi diciate:
“Così si entra nella privacy….io non ricordavo nemmeno più….chi gli ha passato quelle carte……” (veramente DEMENZIALE. DIMETTITI che non reggi il passo. Un Consiglio: entra in FEELING ovvero entra nel merito o meglio in argomento!)
“Io non c’ero e se c’ero dormivo” “Io non lo conosco” “Io sono nuovo”
“Non è mia la responsabilità ma del tecnico, IO sono il politico e non posso intervenire sul tecnico” e via dicendo…………
Mandare a casa immediatamente tutti quei signori che per le loro cariche istituzionali, non hanno mai presentato una denuncia del loro stato patrimoniale , eludendo così leggi regolamenti e normative FISCALI VIGENTI anche per LORO.

Mandare a casa immediatamente tutti quei signori che mentono sapendo di mentire allo scopo di non assumersi le proprie responsabilità oltre che a difendere il PROPRIO INTERESSE PERSONALE di FAMIGLIA O DI CASTA.

Mandare a casa immediatamente tutti quei signori che non hanno dato pratica attuazione della delibera del consiglio comunale: PASSAGGIO A 36 ORE PER TUTTI I DIPENDENTI.

Mandare a casa immediatamente tutti quei signori che anche il momento tragico quale un lutto lo trasformano in un’occasione di contrattazione e di scambio di raccomandazioni e favori.

Mandare a casa immediatamente tutti quei signori che gestiscono “politicamente” i ruoli dei costi di costruzione, oneri di urbanizzazione tributi e tasse varie. E’ ormai diventata famosa la battuta, dell’impiegato responsabile della comunicazione con i contribuenti:
“Totò a che lettera sei arrivato?”
“questa lettera saltala che c’è………,
per favore anche questa saltala che c’è…scusa salta anche questa lettera” l’impiegato Totò come al solito ironico dice al suo interlocutore
“per fare più in fretta mi dici tutte le lettere da saltare?”
(tratto dal film Totò con Aldo Fabrizi)

Mandare a casa immediatamente tutti quei signori che non utilizzando le risorse professionali di cui è dotata la pubblica amministrazione preferisce affidare incarichi di consulenze.

Mandare a casa immediatamente tutti quei signori che utilizzano le pubbliche risorse economiche per crearsi la corte dei Consulenti.

Mandare a casa immediatamente tutti quei signori che per diventare amministratori diventano disoccupati cedendo le loro attività.

Mandare a casa immediatamente tutti quei signori che hanno dominato e continuano a dominare le coscienze di NOI ISOLANI.

Mandare a casa tutti questi signori che hanno umiliato qualsiasi tentativo di CRITICA.

Mandare a casa tutti questi signori che ci vogliono indurre al silenzio. NOI, non volendoci autocostringerci ad essere OMERTOSI URLIAMO il NOSTRO VAFFA e nel frattempo raccogliamo oltre TRECENTOMILA FIRME in poche ore.

PER LA NOSTRA SALUTE PER LA NOSTRA FELICITA’ PER IL NOSTRO BENESSERE PER LA NOSTRA ECONOMIA
PER IL NOSTRO SVILUPPO PER LA NOSTRA INTELLIGENZA URGE MANDARE A CASA TUTTI QUEI SIGNORI CHE: GUARDANO IL DITO CHE INDICA LA LUNA

Comitato Cittadino Isola Pulita
Per il Signor Sindaco Professore Portobello in quanto giorno 8 settembre era in AMERICA

LA RINASCITA DI ISOLA DELLE FEMMINE: E’ SUCCESSO!

Era uno dei soliti giorni in cui i pensieri affollavano la mia mente. Il cielo era grigio.

Nonostante avessi dormito a sufficienza mi alzai già stanco, sapevo che sarebbe stata una delle solite giornate in cui mi sarei lasciato vivere!

Se da una parte non me ne facevo un cruccio, dall’altra osservare la moltitudine dei pensieri che vagavano nella mia mente non mi faceva vivere bene il “fare niente”.

Assorto nei miei pensieri, passeggiavo per le strade di isola, i miei ricordi andavano ai grandi progetti di quando frequentavo l’università:

Cio che sarei stato! Sarei diventato una persona importante!

Avrei conosciuto tante persone di culture diverse, perche’ il nostro paese mi dicevano ha una forte vocazione turistica! INSOMMA, avrei avuto un futuro.

Oggi non so, in termini temporali quando questo futuro verrà.

Ciò che di certo ho conseguito è la mia brillante laurea.

Ricordo ancora le parole di mio padre e mia madre:

“stai facendo un investimento sul tuo futuro, i sacrifici economici, le difficoltà che trovi nell’organizzazione dell’università, il problema dei trasporti per raggiungere Palermo per una qualsiasi necessità oltre che per frequentare l’università, l’umiliazione di dipendere economicamente dalla famiglia. tutto ciò ti sarà un giorno ripagato dalla società”.

Sono in via Falcone, quando sono riportato alla realtà dall’abbaiare dei cani randagi (sono trascorsi parecchi anni da quando abbiamo fatto una protesta perché il gran numero di cani randagi che avevano invaso il paese, ci avevano portato le zecche).

Nel cercare di evitare di essere aggredito dai cani mi rendo conto dello stato di degrado che mi circonda, per un attimo ho pensato ad una sorta di discarica pubblica. non essendo questo posto un’eccezione devo decidermi a fotografare i tanti posti simili che si trovano ad Isola.

per l’ennesima volta mi dico bisognerebbe agire, fare qualcosa, ma sono solo io che ho questa coscienza, nessuno capirebbe.

Sono sul lungomare e come facevo da bimbo cerco di individuare il punto in il cielo si congiunge con il mare, sono distratto dall’urlo di un ragazzo che è caduto dalla moto a causa di una buca del manto stradale, purtroppo il manto stradale delle vie di Isola sono piene di buche, nel volgere l’attenzione a ciò che era avvenuto mi rendo conto dello stato di desolazione ed abbandono di tutta la costa.

Ricordo i tanti sogni che facevamo da ragazzi, su noi che avremmo valorizzato questa gran risorsa, come avremmo potuto rendere questo posto il nostro posto, come avremmo potuto renderlo ospitale con i tanti turisti in cerca di queste isole felici, sognavamo le opportunità di lavoro che avremmo potuto crearci.

Ma dove sono quei ragazzi con cui sognavo tutto questo?

Molto spesso sono preso da questi stati d’animo che io definisco “solitudine sociale”, uno stato d’impotenza, il non avere dei punti di riferimento con cui discutere ed affrontare le tante problematiche che affliggono e mettono in uno stato di umiliazione l’intera comunità di Isola.

Il palazzo luogo deputato a gestire e risolvere le tante questioni sembra essere molto lontano da noi.

affronto spesso con mio padre di questi argomenti, di come vivere meglio il nostro paese.

Lui mi dice: “in passato in assenza di leggi i cittadini tentavano, magari attraverso le conoscenze, di affrontare individualmente ciò che più gli stava a cuore e ciò che otteneva, rappresentava il “favore della persona importante”. Ma dopo anni di lotte i cittadini si sono conquistati degli strumenti che permettono loro il riconoscimento alla partecipazione, alla conoscenza oltre al coinvolgimento nella gestione della cosa pubblica. Vedasi: lo statuto comunale, le leggi sulla trasparenza e sulla conoscenza di ciò che decide il palazzo….inoltre il palazzo assiste e supporta i cittadini nelle più svariate iniziative: culturali-progettuali-imprenditoriali-ricreative e a tale scopo che sono stati istituiti: lo sportello unico, l’informagiovani….

Voglio dirti ancora una cosa importante: noi abbiamo ancora l’idea che il comune sia un’ente esclusivamente assistenziale. no! Ora il comune oltre a difendere le fasce deboli della popolazione promuove anche lo sviluppo economico sociale e culturale della comunità, il tutto in un’ottica di programmazione e di pianificazione.

Ora ti è chiaro che per ottenere qualcosa non vi è più bisogno di rivolgersi a quella persona (importante). Verifica pure se tutto ciò che ti ho detto corrisponde alla realtà”.

Mi dico!!! Sarà vero tutto ciò, che mi dice mio padre?

Ancora una volta mi dico: a chi interessa tutto ciò, sono solo io che ho di questi pensieri?

Come d’improvviso il cielo grigio sparisce e si fa largo il sole, il giorno è più luminoso e come d’incanto vengo attirato da un vocio che diventa sempre più intenso, vedo un gruppo di persone che si va sempre più ingrossando, innalzare cartelli e lanciare slogan.

vogliamo contare-vogliamo lavoro-vogliamo pulizia-più progetti-più turismo-più socialità-più feste…..

Conosco tutti, ciò mi riempie di gioia e solo in questo momento mi sto rendendo conto, che i miei pensieri sono i pensieri degli altri, e ciò che era solo il mio pensiero sta diventando una voglia di fare, di contare e di partecipare. Per se stessi e per l’intera comunità di Isola delle femmine.

Si vuole essere partecipi del bene comune, nel rispetto della nostra storia, della nostra cultura delle nostre tradizioni popolari e del nostro territorio.

Sento parlare spesso, con una certa nostalgia, delle ingegnosità artigianali dei nostri nonni nel lavorare le reti, o nel costruire e riparare delle barche particolari, della lavorazione e conservazione dei prodotti del mare per non parlare delle nostre donne che si dedicavano all’arte del ricamo, il clima di socializzazione e scambio di esperienza dell’attività lavorativa trovava il suo culmine nelle varie feste in cui si coinvolgeva l’intero paese:

La sagra del pesce, la vampa di san Giuseppe, il giorno di San Pietro (patrono dei pescatori)……….insomma si creavano le occasioni per la festa e per stare insieme.

Pensandoci bene oggi nell’era di Internet, sarebbero delle ottime risorse economiche e turistiche da utilizzare.

I miei pensieri sono come le “semenze” una tira l’altra, a proposito di turismo, mi chiedo: qual è la ricettività alberghiera e la qualità dei servizi ad Isola?

Siamo consci delle nostre potenzialità e responsabilità del nostro presente.

La voglia di fare e di chiedere.

Oggi è successo! E’ nata una nuova coscienza che intende dare forma organizzativa a ciò che è un nostro pensiero comune.

Il nostro futuro è oggi!!!!

Pino Ciampolillo

http://www.isolapulita.it

Navigazione articolo